Prof. Dr. med. Bernhard Homey

La Dr. med. et phil. Anna Gschwend, Vice direttrice del Policlinico per allergologia e immunologia clinica presso l’Inselspital di Berna, con specializzazione nelle allergie al veleno degli imenotteri e nella anafilassi, fornisce consigli su come comportarsi dopo essere stati punti da un’ape o da una vespa e spiega quale trattamento eziologico consente di risolvere l’allergia alla radice. 

«Non tutte le reazioni cutanee dopo la puntura di un insetto sono parificabili a un’allergia. Le reazioni allergiche sistemiche si manifestano entro pochi minuti dopo la puntura. Tra gli organi colpiti rientrano la pelle (sensazione di calore, orticaria, prurito, gonfiori), il tratto gastrointestinale (problemi di deglutizione, nausea, vomito, diarrea, incontinenza fecale), le vie respiratorie (raucedine, dispnea, respiro sibilante) e il sistema cardiocircolatorio (ipotensione, collasso). Quando si verificano i primi sintomi che denotano un’allergia, si deve chiamare immediatamente il numero d’emergenza 144. 

Le persone che già sanno di essere allergiche al veleno degli insetti, dovrebbero avere sempre con sé il kit d’emergenza. Dopo qualsiasi reazione sistemica il medico deve sempre prescrivere un autoiniettore di adrenalina. Inoltre, le persone del proprio ambiente (famiglia, scuola, posto di lavoro, ecc.) devono essere informate a proposito dell’allergia e devono conoscere le misure di soccorso necessarie in caso di emergenza.  Al fine di evitare future punture di insetti, quando le persone lavorano in giardino dovrebbero indossare pantaloni lunghi, camicie con le maniche lunghe e guanti. Dovrebbero essere evitati i profumi, le creme solari o gli shampoo dalle fragranze molto intense, nonché gli abiti dai colori sgargianti.
L’immunoterapia specifica per le allergie è l’unico trattamento efficace in grado di impedire o di ridurre il grado di gravità della reazione sistemica in caso di nuova puntura. Si ottiene una protezione completa nell’80-85% dei pazienti allergici al veleno delle api e nel 95-100% dei pazienti allergici al veleno delle vespe. L’immunoterapia specifica è consigliata per i bambini e gli adulti con anamnesi di gravi reazioni sistemiche, qualora sia stata comprovata una sensibilizzazione contro il rispettivo veleno tramite il test cutaneo e/o ematico.»

  1. Mantenete la calma. Ammettiamolo, gli insetti possono essere fastidiosi e la paura di essere punti è giustificata. Ma quando ci ronza attorno una vespa è necessario mantenere la calma, perché fare movimenti bruschi o soffiare rende questo disturbatore volante soltanto più aggressivo.

  2. Non camminate a piedi nudi. Nella piscina all'aperto, in giardino o sul prato accade tutto in un attimo: ci si distrae, si calpesta un'ape o una vespa e si viene punti. Le api in particolare sostano spesso in prossimità del terreno, dove raccolgono il nettare dai fiori. Indossate quindi preferibilmente scarpe chiuse.

  3. Indossate abiti chiari e stretti. Gli abiti colorati attirano gli insetti, quindi date la preferenza a tonalità chiare. Gli insetti non si impigliano facilmente negli indumenti stretti.

  4. Rinunciate al profumo. Gli insetti sono attratti dai profumi intensi. In estate rinunciate quindi a profumi, creme e lacche per capelli molto profumate.

  5. Bevete le bevande con la cannuccia. Le vespe in particolare sono fortemente attratte dalle bevande zuccherate e amano infilarsi nei bicchieri e nelle bottiglie aperte. La situazione diventa pericolosa se si ingerisce inavvertitamente una vespa e si viene punti in bocca o nella gola. È quindi molto importante chiudere i recipienti delle bevande e usare sempre una cannuccia.

  6. Prudenza quando si mangia all'aperto. Prestate particolare attenzione durante i picnic e le grigliate all'aperto. Coprite i cibi e date sempre un'occhiata alle posate prima di ogni boccone.

  7. Tenetevi a distanza dai contenitori dei rifiuti. Le vespe amano sostare in prossimità dei contenitori dei rifiuti poiché vi trovano cibo in abbondanza. Evitate pertanto di avvicinarvi ai contenitori dei rifiuti e cercate, se possibile, di non utilizzare i bidoni pubblici dell'immondizia. Potete portare con voi i rifiuti e smaltirli a casa.

  8. Raccogliete immediatamente la frutta matura. La frutta matura è particolarmente zuccherosa e quindi attira maggiormente gli insetti. Raccogliete sempre tempestivamente la frutta e le bacche per evitare di attirare rapidamente molti più visitatori volanti di quanti si desideri.

  9. Considerate una iposensibilizzazione a titolo precauzionale. L’iposensibilizzazione offre ai soggetti allergici un'efficace protezione da shock anafilattici potenzialmente letali. L'OMS raccomanda espressamente la cosiddetta immunoterapia contre le allergie.

A chi mi devo rivolgere in caso di sospetta allergia al veleno di api o vespe?

Dr. Wolfgang Hemmer, doc. univ. (AT): dopo circa quattro settimane dalla puntura, le persone affette dovrebbero rivolgersi a un medico specialista come ad es. un allergolo, un pediatra, ecc. Gli allergologi possono formulare una diagnosi certa, prescrivere i medicinali per le emergenze, fornire informazioni competenti ai pazienti circa i possibili rischi e definire assieme a loro una terapia adeguata.

Come si riconosce una reazione allergica?

Come posso proteggermi da un'allergia al veleno di api e vespe?

Come si svolge l’immunoterapia contro le allergie (iposensibilizzazione)?

Qual è il tasso di successo in caso di immunoterapia contro le allergie (iposensibilizzazione, "vaccinazione antiallergica")?

Un'allergia può scomparire improvvisamente da sola?

L'allergia al veleno di insetti può colpire anche i bambini e gli adolescenti?

A partire da quale età è possibile sottoporsi all'immunoterapia contro le allergie?

L'immunoterapia è efficace per tutti i soggetti allergici?

Come mi devo comportare in caso di shock allergico?

Perché i soggetti allergici al veleno di insetti hanno bisogno di un kit d'emergenza?

Quali persone sono particolarmente a rischio di morire per uno shock allergico e come possono proteggersi?

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